Gennaio 2018
Ero in Israele già da un paio di mesi, passavo le giornate a dipingere pareti e borse handpan nel meraviglioso negozio di musica dal mondo Kalimba shop di Tel Aviv quando mi viene proposto di fare una mostra personale durante un evento grandissimo al teatro Susanne Dellal di Tel Aviv, un’istituzione specialmente nella danza, non solo in Israele.
2 settimane per preparare 8 tele, accetto e mi immergo in questa avventura. Era una rassegna di danza contemporanea con musica dal vivo sul palco quindi volevo che i miei quadri rappresentassero esattamente la fusione tra danza, natura e musica.
Questo è il diario di quei giorni:
“Molte persone non sanno quanta fatica c’è dietro al creare una canzone, un balletto, un libro, un quadro…Quando sei libero di dover creare senza avere una commissione ma hai solo un tema. Ecco io sono qua da diversi giorni con 8 tele da fare per la mostra a Tel Aviv. Bozzetti, miliardi di bozzetti che si riversano sul pavimento…la mente non si ferma mai nemmeno la notte per pensare e dare il meglio di me. Sarà un evento in cui non mi conosce praticamente nessuno quindi le mie tele saranno il mio biglietto da visita.
Dipingo ogni giorno dalle 9 alle 22 no stop e 3 tele sono già finite, la quarta è a buon punto. Sto utilizzando la terrazza e la cucina dell’ostello in cui sono alloggiata, un continuo via vai di ragazzi fa da sottofondo mentre dipingo. C’è chi cucina, chi studia, chi viene a prendere un caffè e fare quattro chiacchiere, a volte è piacevole, altre volte il mio spirito da eremita in fase creativa vorrebbe che sparissero tutti, ma va bene così! Tra qualche giorno andrò ospite a casa di un amico che durante il giorno non c’è mai ed avrò tutto il silenzio che mi occorre per ultimare le tele.
Ho deciso di intitolarle con i nomi dei compositori e musicisti che ascolto sempre quando dipingo, per rendere loro omaggio e ringraziarli della compagnia mai invadente.”
Aggiungo che la mostra fu un gran successo, le opere sono rimaste nella galleria permanente del Kalimba shop tranne una (quella che tengo in mano nella foto, sul tetto del mio ostello) che se n’è andata in Francia da una collezionista.
Israele mi ha dato tanto e questa storia è solo l’inizio di tanti mesi di avventure ed opportunità!
Alla prossima puntata!